La vita consiste nel “farsene una ragione”. L’amore è il settore dove riuscirci è più difficile. “Anche se sei stonato” è una commedia che racconta la storia di Giacomo, un uomo che è stato lasciato dalla moglie. Forse lei ha un altro. Più che forse. Sicuramente forse. Giacomo non riesce a farsene una ragione. Quando gli amici si stancano di ascoltare i suoi tormenti sentimentali, non gli rimane che giocare la carta estrema, cioè andare da uno psicologo, figura che ha la stessa disponibilità di un caro amico, ma con una differenza: sta a sentire i tuoi piagnistei, ma chiede ottanta euro per farlo. Il professionista gli consiglia di “spostare l’attenzione” dai suoi problemi coniugali a qualcos’altro. Qualcosa che lo distragga, qualcosa che sia distante da lui e dalla sua forma mentis. Così, Giacomo inizia a seguire un corso di canto, benché non abbia nessuna predisposizione. I suoni che riesce a emettere, più che a una melodia, fanno pensare a una colica renale. Il suo insegnante è Valerio, una persona molto diversa da lui, che all’unicità del sentimento preferisce la varietà dell’offerta. Insomma, è un donnaiolo. Tra una lezione e l’altra, tra uno standard di Cole Porter e una vecchia canzone italiana, i due uomini diventeranno amici, anche se il loro modo di stare al mondo è diametralmente opposto. Riuscirà Giacomo a risolvere i suoi problemi con l’aiuto di Valerio e della musica? Certe volte succedono cose incredibili. Anche se sei stonato.